Tornare a sentire: la speranza della medicina rigenerativa

Chi, come me, convive con problemi di udito e acufene, sa quanto sia importante restare aggiornati sulle novità che riguardano la ricerca. Proprio per questo condivido con grande piacere un articolo molto interessante pubblicato sull’Osservatorio Terapie Avanzate, che apre a prospettive davvero promettenti.

Si parla della possibilità, grazie alla medicina rigenerativa, di riattivare le cellule dell’orecchio interno responsabili della percezione del suono. In particolare, viene presentata una terapia in fase sperimentale chiamata FX-322, sviluppata da Frequency Therapeutics, un’azienda legata al MIT. Questo trattamento punta a rigenerare le cellule ciliate danneggiate tramite un’iniezione intratimpanica, una soluzione semplice ma rivoluzionaria, che potrebbe restituire speranza a chi ha perso l’udito per cause neurosensoriali.

Anche se siamo ancora nella fase di test clinici, i primi risultati sembrano incoraggianti. È una frontiera affascinante, che merita attenzione.

Su Public Music, oltre a condividere musica, tecnologia e creatività, mi impegno a dare voce a tematiche legate alla salute uditiva. Credo sia fondamentale informare, sensibilizzare e far sentire meno soli coloro che convivono con questi disturbi, me compreso.

Per chi vuole approfondire, consiglio la lettura dell’articolo originale:
Tornare a sentire grazie alla medicina rigenerativa

Commenti

2 risposte a “Tornare a sentire: la speranza della medicina rigenerativa”

  1. Tony Bellardi

    🌿 Sostanze naturali con vaghe proprietà simili alla ketamina (modulazione NMDA o neurocalmanti)
    1. Magnesio
    Antagonista naturale dei recettori NMDA, come la ketamina.

    Aiuta a ridurre l’iperattività neuronale.

    Utile nei casi di acufene legato a stress o trauma acustico.

    Sicuro e ben tollerato, specialmente il magnesio glicinato o treonato (più biodisponibili a livello cerebrale).

    2. L-teanina
    Aminoacido naturale del tè verde.

    Promuove uno stato di rilassamento mentale senza sedazione.

    Modula i livelli di glutammato, neurotrasmettitore eccitatorio legato all’acufene.

    Può ridurre l’ansia associata al tinnito.

    3. N-acetilcisteina (NAC)
    Antiossidante potente e precursore del glutatione.

    Alcuni studi suggeriscono che possa proteggere le cellule uditive dai danni da stress ossidativo e glutammato.

    Usato anche come protettore uditivo in contesti militari o industriali.

    4. Curcumina
    Principio attivo della curcuma.

    Ha effetti antinfiammatori e neuroprotettivi.

    Alcuni studi in vitro mostrano inibizione della neuroeccitazione legata al glutammato.

    Meglio in forma fitosoma o curcumina liposomiale.

    5. Cannabidiolo (CBD)
    Non psicoattivo, modula la neurotrasmissione e ha effetto ansiolitico.

    Alcuni studi esplorano l’effetto del CBD su percezione del dolore e iperattività sensoriale.

    Potenzialmente utile per acufene resistente associato a insonnia o ansia.

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