Acufene: Non Sei Solo!: Rimedi e Consigli
Scopri questo prodotto su Amazon: qualità, utilità e spedizione Prime inclusa.
In qualità di Affiliato Amazon ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. #pubblicità
Scopri questo prodotto su Amazon: qualità, utilità e spedizione Prime inclusa.
In qualità di Affiliato Amazon ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. #pubblicità
L’acufene è una condizione che può influenzare profondamente la qualità della vita, soprattutto per chi, come me, vive immerso nella musica.
Sebbene non esistano cure definitive, alcuni integratori naturali possono offrire sollievo modulando l’attività neuronale e riducendo lo stress ossidativo.
Il magnesio bisglicinato è noto per la sua capacità di modulare i recettori NMDA, contribuendo a ridurre l’iperattività neuronale associata all’acufene.
La L-teanina, un aminoacido presente nel tè verde, favorisce il rilassamento mentale senza causare sonnolenza, aiutando a gestire l’ansia spesso correlata all’acufene.
La rodiola è un potente adattogeno che può migliorare la risposta allo stress, potenziando la resistenza mentale e fisica, e contribuendo a mitigare i disturbi legati all’acufene.
In qualità di Affiliato Amazon ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. #pubblicità
Asse orizzontale (frequenze in Hz): va da 125 Hz a 8000 Hz — rappresenta i toni dal più grave al più acuto.
Asse verticale (soglia uditiva in dB): va da 0 (udito perfetto) a 120 dB (sordità profonda). Più il punto è in basso, maggiore è la perdita.
Fino a 1000 Hz: l’udito è normale (0–10 dB). Linea piatta = nessuna perdita nelle frequenze gravi.
Da 1500 Hz in su: c’è una discesa netta, sia nell’orecchio destro (rosso) che sinistro (blu), soprattutto oltre i 2000 Hz.
Intorno a 3000–4000 Hz, si arriva a una perdita di circa 60–80 dB, che è una perdita uditiva moderata-grave nelle frequenze acute.
Questo tipo di profilo è chiamato “curva a scivolo” (sloping hearing loss).
Molti acufeni si manifestano proprio in corrispondenza delle frequenze dove l’udito inizia a calare, in questo caso dai 2000 Hz in poi. Quando il cervello riceve meno stimoli da queste frequenze, può “compensare” generando un suono fantasma, che è appunto l’acufene.
Quindi sì, nel tuo caso l’acufene può essere legato a questa perdita selettiva, anche se il resto dell’udito è normale. Questo lo differenzia da un caso di acufene non uditivo (es. da cervicale o stress), ma non esclude che ci sia anche una componente somatica.