Categoria: Articoli

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  • Tornare a sentire: la speranza della medicina rigenerativa

    Chi, come me, convive con problemi di udito e acufene, sa quanto sia importante restare aggiornati sulle novità che riguardano la ricerca. Proprio per questo condivido con grande piacere un articolo molto interessante pubblicato sull’Osservatorio Terapie Avanzate, che apre a prospettive davvero promettenti.

    Si parla della possibilità, grazie alla medicina rigenerativa, di riattivare le cellule dell’orecchio interno responsabili della percezione del suono. In particolare, viene presentata una terapia in fase sperimentale chiamata FX-322, sviluppata da Frequency Therapeutics, un’azienda legata al MIT. Questo trattamento punta a rigenerare le cellule ciliate danneggiate tramite un’iniezione intratimpanica, una soluzione semplice ma rivoluzionaria, che potrebbe restituire speranza a chi ha perso l’udito per cause neurosensoriali.

    Anche se siamo ancora nella fase di test clinici, i primi risultati sembrano incoraggianti. È una frontiera affascinante, che merita attenzione.

    Su Public Music, oltre a condividere musica, tecnologia e creatività, mi impegno a dare voce a tematiche legate alla salute uditiva. Credo sia fondamentale informare, sensibilizzare e far sentire meno soli coloro che convivono con questi disturbi, me compreso.

    Per chi vuole approfondire, consiglio la lettura dell’articolo originale:
    Tornare a sentire grazie alla medicina rigenerativa

  • Protetto: piemontese ndrf

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  • Acufene

    Cosa mostra questo grafico

    • Asse orizzontale (frequenze in Hz): va da 125 Hz a 8000 Hz — rappresenta i toni dal più grave al più acuto.

    • Asse verticale (soglia uditiva in dB): va da 0 (udito perfetto) a 120 dB (sordità profonda). Più il punto è in basso, maggiore è la perdita.

    Analisi

    • Fino a 1000 Hz: l’udito è normale (0–10 dB). Linea piatta = nessuna perdita nelle frequenze gravi.

    • Da 1500 Hz in su: c’è una discesa netta, sia nell’orecchio destro (rosso) che sinistro (blu), soprattutto oltre i 2000 Hz.

      • Intorno a 3000–4000 Hz, si arriva a una perdita di circa 60–80 dB, che è una perdita uditiva moderata-grave nelle frequenze acute.

      • Questo tipo di profilo è chiamato “curva a scivolo” (sloping hearing loss).


    Collegamento con l’acufene

    Molti acufeni si manifestano proprio in corrispondenza delle frequenze dove l’udito inizia a calare, in questo caso dai 2000 Hz in poi. Quando il cervello riceve meno stimoli da queste frequenze, può “compensare” generando un suono fantasma, che è appunto l’acufene.

    Quindi sì, nel tuo caso l’acufene può essere legato a questa perdita selettiva, anche se il resto dell’udito è normale. Questo lo differenzia da un caso di acufene non uditivo (es. da cervicale o stress), ma non esclude che ci sia anche una componente somatica.

     

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