Categoria: Acufeni

Benvenuto nella sezione dedicata all’acufene: un punto di riferimento per chi convive con questo disturbo uditivo e cerca risposte concrete, soluzioni pratiche e strumenti digitali per migliorare la qualità della vita.

Qui trovi articoli, test, video e risorse tecniche pensati per aiutarti a comprendere meglio l’acufene, esplorarne le possibili cause, e sperimentare approcci sonori utili al sollievo, come generatori di rumore bianco, frequenze terapeutiche e tecniche di rilassamento.

Una categoria in continua evoluzione, dove la tecnologia incontra l’esperienza musicale per offrire contenuti autentici, testati e sviluppati con passione.

  • Acufene e Supporto Naturale: Integratori per il Benessere Uditivo

    L’acufene è una condizione che può influenzare profondamente la qualità della vita, soprattutto per chi, come me, vive immerso nella musica.
    Sebbene non esistano cure definitive, alcuni integratori naturali possono offrire sollievo modulando l’attività neuronale e riducendo lo stress ossidativo.

    1. Magnesio Bisglicinato

    Il magnesio bisglicinato è noto per la sua capacità di modulare i recettori NMDA, contribuendo a ridurre l’iperattività neuronale associata all’acufene.

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    2. L-Teanina

    La L-teanina, un aminoacido presente nel tè verde, favorisce il rilassamento mentale senza causare sonnolenza, aiutando a gestire l’ansia spesso correlata all’acufene.

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    3. Rodiola

    La rodiola è un potente adattogeno che può migliorare la risposta allo stress, potenziando la resistenza mentale e fisica, e contribuendo a mitigare i disturbi legati all’acufene.

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  • Tornare a sentire: la speranza della medicina rigenerativa

    Chi, come me, convive con problemi di udito e acufene, sa quanto sia importante restare aggiornati sulle novità che riguardano la ricerca. Proprio per questo condivido con grande piacere un articolo molto interessante pubblicato sull’Osservatorio Terapie Avanzate, che apre a prospettive davvero promettenti.

    Si parla della possibilità, grazie alla medicina rigenerativa, di riattivare le cellule dell’orecchio interno responsabili della percezione del suono. In particolare, viene presentata una terapia in fase sperimentale chiamata FX-322, sviluppata da Frequency Therapeutics, un’azienda legata al MIT. Questo trattamento punta a rigenerare le cellule ciliate danneggiate tramite un’iniezione intratimpanica, una soluzione semplice ma rivoluzionaria, che potrebbe restituire speranza a chi ha perso l’udito per cause neurosensoriali.

    Anche se siamo ancora nella fase di test clinici, i primi risultati sembrano incoraggianti. È una frontiera affascinante, che merita attenzione.

    Su Public Music, oltre a condividere musica, tecnologia e creatività, mi impegno a dare voce a tematiche legate alla salute uditiva. Credo sia fondamentale informare, sensibilizzare e far sentire meno soli coloro che convivono con questi disturbi, me compreso.

    Per chi vuole approfondire, consiglio la lettura dell’articolo originale:
    Tornare a sentire grazie alla medicina rigenerativa

  • Acufene

    Cosa mostra questo grafico

    • Asse orizzontale (frequenze in Hz): va da 125 Hz a 8000 Hz — rappresenta i toni dal più grave al più acuto.

    • Asse verticale (soglia uditiva in dB): va da 0 (udito perfetto) a 120 dB (sordità profonda). Più il punto è in basso, maggiore è la perdita.

    Analisi

    • Fino a 1000 Hz: l’udito è normale (0–10 dB). Linea piatta = nessuna perdita nelle frequenze gravi.

    • Da 1500 Hz in su: c’è una discesa netta, sia nell’orecchio destro (rosso) che sinistro (blu), soprattutto oltre i 2000 Hz.

      • Intorno a 3000–4000 Hz, si arriva a una perdita di circa 60–80 dB, che è una perdita uditiva moderata-grave nelle frequenze acute.

      • Questo tipo di profilo è chiamato “curva a scivolo” (sloping hearing loss).


    Collegamento con l’acufene

    Molti acufeni si manifestano proprio in corrispondenza delle frequenze dove l’udito inizia a calare, in questo caso dai 2000 Hz in poi. Quando il cervello riceve meno stimoli da queste frequenze, può “compensare” generando un suono fantasma, che è appunto l’acufene.

    Quindi sì, nel tuo caso l’acufene può essere legato a questa perdita selettiva, anche se il resto dell’udito è normale. Questo lo differenzia da un caso di acufene non uditivo (es. da cervicale o stress), ma non esclude che ci sia anche una componente somatica.

     

  • dateci due colpettini

    ACUFENE